Siena (SI) – Piazza del Campo
Commemorazione di scampato pericolo.
Terremoto/i di riferimento: 26 maggio 1798
Testo: Mater pietatis / Senensis motu tellus concussa deiscat [?] / ad Natum popolum protege Virgo tuum / Casati Plateaeque tribus / cum dimidio / restituer. //
Traduzione: O Madre di pietà, la terra di Siena è stata colpita [?] dal terremoto. O Vergine, proteggi il popolo presso il Figlio tuo. Il popolo del Casato con metà del popolo della Piazza restaurò.
Bib.: A. Leoncini, I tabernacoli di Siena arte e devozione popolare, Siena, Nuova Immagine editrice, 1994, p. 28.
V. Castelli, Ricordarsi del terremoto. Tracce senesi di una memoria sismica collettiva, Bullettino Senese di Storia Patria, CXVI, 2009, pp. 316-346.
Nota: Epigrafe commemorativa compresa nella cornice di un tabernacolo contenente un dipinto a olio su tela seicentesco raffigurante la Vergine Maria col Bambino e i ss. Bernardino, Caterina da Siena, Lorenzo e Stefano. Il tabernacolo fu posto all’angolo tra la Bocca del Casato e il Chiasso del Bargello, già «Cantonata dei banchetti», nel 1764. Secondo Leoncini (1994, p. 28) «in seguito ai terremoti del maggio 1798 la cornice di stucco […] andò distrutta e gli abitanti della zona, per non aver subito danni rilevanti, decisero in segno di ringraziamento di ripristinare il tabernacolo inserendo la tela in una nuova cornice di travertino».
Breve descrizione del terremoto del 1798 nel blog INGV Terremoti.
Fotografie di Viviana Castelli.
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